Il Bagno Turco (Hamam) - Ferzan Ozpetek, 1997
Trama: Francesco ha un studio di architettura a Roma insieme a sua moglie. Quando sua zia muore, viaggia fino ad Istanbul per ereditare il bagno turco (hamam) che lei gli ha lasciato. Troverà qui l'amore e il calore che mancano alla sua vita in Italia.
Cast: Alessandro Gassmann, Francesca D'Aloja, Carlo Cecchi, Halil Ergun, Serif Sezer, Mehmet Gunsur
Ma quanto sono belli i film di Ferzan Ozpetek?
Con questo posso dire di aver visto la metà più uno della sua filmografia e di aver amato tutto (senza contare Allacciate Le Cinture che è stato talmente deludente che faccio finta che non esista), i film di Ozpetek sono inconfondibili: a me piace paragonarli a dei fiori, capaci di rapirti sempre con la loro delicatezza, con la loro bellezza ricercata e con il loro equilibrio effimero, come se una folata di vento stesse per spazzare via tutto. I suoi personaggi fuggono sempre da qualcosa e nella loro fuga trovano qualcos'altro: una persona speciale, un senso di appartenenza a qualcosa e, fondamentalmente, sé stessi.
Hamam è la sua opera prima, dove si vede chiaramente il tema inconfutabile di ogni film di Ozpetek: l'amore. L'amore per il paese da cui proviene, la Turchia, e per quello che l'ha "adottato", l'Italia; l'amore tra due persone che, per un motivo o per l'altro, non dovrebbero stare insieme; l'amore per la famiglia, che si può riassumere con la consueta scena della tavolata, presente in tutti i suoi film.
- dallo stesso regista Mine Vaganti (2010, per la famiglia e la tematica lgbt), Saturno Contro (2007, per i rapporti tra i personaggi), Le Fate Ignoranti (2001, per il triangolo tra moglie/marito/amante del marito), Harem Suare (1999, per la Turchia) e Rosso Istanbul, che non è un film ma bensì un libro dello stesso Ozpetek sul quale sta girando anche un film;
- Tutto Su Mia Madre (1999, Pedro Almodovar) per la tematica lgbt e la ricerca di sé stessi.
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