God Help The Girl - Stuart Murdoch, 2014
Trama: Eve è ricoverata in un ospedale psichiatrico a causa della sua anoressia nervosa e il suo sfogo è la musica. A Glasgow, durante l'estate, incontra due ragazzi con cui trova delle affinità e insieme formano una band.
Cast: Emily Browning, Olly Alexander, Hannah Murray, Pierre Boulanger
God Help The Girl è la prima esperienza da regista di Stuart Murdoch, frontman dei Belle And Sebastian che, se li conoscete, sapete essere la band hipster per eccellenza. Hipster è esattamente il termine che si addice a questo film: trasuda questa sottocultura da ogni fotogramma, è hipster in ogni minimo dettaglio, dai colori rigorosamente pastello alla musica scritta dalla stessa band di Murdoch e ai costumi favolosi che sembrano presi a caso da ogni decennio a partire dagli anni 60 fino a ora.
Il punto di forza sono senza dubbio i tre protagonisti, non tanto per la scrittura degli stessi ma perché interpretati da un trio di attori che stanno benne ovunque li si metta: Emily Browning è una visione, a mio parere una delle attrici più belle in assoluto, è di una grazia e una dolcezza che non sono di questo mondo e, oltre a essere un'attrice bravissima, è un angelo quando canta. La parte da hipster criticone ma timido e adorabile si cuce perfettamente addosso a Olly Alexander, mentre ad Hannah Murray vogliamo tutti bene a prescindere (e guarda il caso il suo personaggio in questo film si chiama proprio Cassie). I dialoghi tra i personaggi restano come sospesi in aria, sognanti, un po' alla Wes Anderson e, nonostante io non ascolti i Belle And Sebastian, la colonna sonora è incredibilmente carina e prevedo già una fissa (proprio mentre scrivo sto ascoltando The Psychiatrist Is In).
Questo film è adorabile, a patto che ci si approcci senza pretese. Di certo non è esente da difetti che, se lo si analizza con occhio più critico, arrivano addirittura a superare i pregi: che Murdoch sia per la prima volta dietro la macchina da presa si vede, i colori pastello non riescono a distrarre da inquadrature e montaggi che sembrano un po' fuori posto. I personaggi sono sì piacevoli e in sé lo è anche il film, ma alla fine risulta vuoto nell'essenza, è un'avventura ambientata nel corso di un'estate ed è fine a se stessa. Se vi aspettate grandi sviluppi di trama allora statene alla larga.
Statene alla larga anche e soprattutto se i musical non sono il vostro genere: potreste ritrovarvi nel vostro peggior incubo, dove le canzoni sono infilate un po' qui un po' lì a caso e a un certo punto del film cominciano a essere accompagnate da filmati che con la trama non c'entrano proprio niente. Infine, per un film che inizia presentandoci la protagonista in un ospedale psichiatrico in guarigione dall'anoressia, mi aspettavo una particolare attenzione nei confronti di questa malattia, cosa che non ho trovato.
Se io sono riuscita a guardare al di là di questi difetti e a passare un'ora e quarantacinque in compagnia di canzoni deliziose e personaggi adorabili potete farcela pure voi.
Se ti è piaciuto potrebbero anche piacerti...
- Inside Llewyn Davis (Ethan & Joel Coen, 2014);
- Across The Universe (Julie Taymor, 2007);
- Nowhere Boy (Sam Taylor-Wood, 2009);
- Submarine (Richard Ayoade, 2010);
- Les Chansons D'Amour (Christophe Honoré, 2007);
- tutta la filmografia di Wes Anderson;
- My Mad Fat Diary (2013), telefilm.
Trivia: Olly Alexander non è nuovo alla musica: è il frontman della band synthpop/elettronica Years & Years che se vi volete bene vi consiglio di ascoltare.
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