Il Sale Della Terra - Wim Wenders, 2014

venerdì, aprile 17, 2015

Il Sale Della Terra - Wim Wenders, 2014


Trama: documentario sulla vita e sul lavoro del fotografo brasiliano Sebastiao Salgado.

Il Sale Della Terra è un film documentario di Wim Wenders, che non ha bisogno di introduzioni, aiutato alla regia da Juliano Ribeiro Salgado. Se il cognome non vi dice nulla non temete, vi do una mano io: Juliano è il figlio di Sebastiao Salgado,  fotografo sulla quale vita e sul quale meraviglioso lavoro è incentrato questo film. Sebastiao è presente nel film insieme al figlio sopracitato, alla moglie, inseparabile compagna di vita, e a suo padre: con i loro racconti ci danno un retroscena sulla vita del fotografo, permettendoci di comprendere tutto ciò che si nasconde dietro i suoi scatti. Sono proprio questi ultimi che scorrono in successione durante il film e si fermano davanti ai nostri occhi anche per più di 10 secondi, in modo da farci cogliere non solo il punctum ma ogni dettaglio crudo e lacerante della fotografia, mentre le voci dell'autore e dei familiari ci accompagnano spiegandoci il contesto.

Il titolo fa riferimento al soggetto della maggior parte delle raccolte fotografiche di Salgado: l'essere umano, che come ci spiega la voce di Wenders all'inizio è il sale della vita. La carriera di Salgado si è concentrata specialmente sull'uomo, sulla sua vita difficile, sui sacrifici che deve compiere per andare avanti, perché gli uomini, le donne e i bambini che egli fotografa non conducono una vita agiata ma vivono nella povertà, nella malattia, lavorano duramente, stanno morendo o sono già morti; due delle sue raccolte fotografiche più famose sono Other Americas, spaccato di vita dell'America Latina, e Workers, incentrato sui lavoratori nei settori di base della produzione. A colpirmi particolarmente sono le fotografie scattate in Etiopia negli anni 80, immagini di morte e rassegnazione, tanto crude quanto vere. Dopo aver ripiantato completamente l'oasi della sua casa d'infanzia con piante provenienti da tutto il mondo, Salgado ha ultimamente spostato la sua attenzione fotografiche sulle meraviglie della natura, pubblicando la raccolta Genesis.

Sul piano tecnico non c'è molto da commentare in quanto le riprese apposite per il film si alternano agli scatti fotografici, come se ci trovassimo a una mostra. Le fotografie sono rigorosamente in bianco e nero, con un forte contrasto tra luci e ombre e spesso in controluce. Per me questo documentario è promosso a pieni voti, ma io sono di parte: adoro Salgado, è un grande fotografo e un grande uomo con una grandissima vita alle spalle, sempre impegnato socialmente, da cui tutti potremmo e dovremmo imparare. Questo documentario è un viaggio non solo nella sua vita, ma anche per il mondo e dentro voi stessi perché è impossibile non sentirsi coinvolti dalle immagini che vedete scorrere. Se già conoscete Salgado non potete perdervi questo film, se non lo conoscete sarà per voi un'introduzione al suo spettacolare lavoro, del quale non riuscirete a dimenticarvi facilmente.

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