Film flash #1 - film italiani che ho visto recentemente

venerdì, aprile 24, 2015

Film flash #1 - film italiani che ho visto recentemente


Passione Sinistra (Marco Ponti, 2013): Neanche Vinicio Marchioni e Alessandro Preziosi, raggianti e bravi come sempre, riescono a salvare una commedia intrisa di stereotipi pessimi (la bionda stupida oltre ogni limite, l'estremista di sinistra sfasciapalle, quello di destra stronzo e coi soldi) e, a parte i due sopracitati, con un cast a dir poco mediocre. Però oh, sarà che il mio senso dell'umorismo è terribile, ma ogni tanto ho riso.



Primo Amore (Matteo Garrone, 2004): Garrone sembra essere specializzato nel raccontare le ossessioni: in Reality l'ossessione per la fama, ne L'Imbalsamatore l'ossessione per un ragazzo di bell'aspetto, qui l'ossessione per l'anoressia. Tutti i suoi film che ho visto sono stranissimi, ed è proprio per questo che lo adoro. Se vivete d'ansia come me ve lo consiglio (insieme agli altri due che ho citato).



Più Buio Di Mezzanotte (Sebastiano Riso, 2014): film d'esordio e occasione vergognosamente sprecata: data la buona regia, il bravo protagonista e l'idea poco sfruttata nel cinema italiano (quella della gioventù lgbt), poteva diventare un cult. E invece si perde a causa di una trama pressappoco inesistente e personaggi piattissimi. Inoltre è davvero troppo triste per i miei gusti.



I Più Grandi Di Tutti (Carlo Virzì, 2012): questo film è una Figata Assurda e non capisco perché non sia un cult del nostro cinema contemporaneo. Non brilla per originalità, certo, ma quale film lo fa oggigiorno? Non c'è un solo personaggio che sia veramente antipatico, c'è l'amore per la musica (e una canzone spettacolarmente trash) ed è sia divertente che commovente. E poi c'è Alessandro Roja nella parte di uno sfigato pazzesco, se ciò non vi convince non so davvero cos'altro può farlo.



Giulia Non Esce La Sera (Giuseppe Piccioni, 2009): questo è un film di quelli drammatici veri, storie d'amore che nascono dove non dovrebbero, crimini vari, tristezza random, morte, niente azione, e di conseguenza avrebbe dovuto annoiarmi a morte. E invece no, l'ho trovato molto bello, a partire dai due protagonisti (Valerio Mastrandrea e Valeria Golino). Menzione speciale alla soundtrack che è dei Baustelle e quindi merita.



Tatanka (Giuseppe Gagliardi, 2011): un film su un pugile di cui non mi poteva interessare di meno sarebbe stato decisamente l'ultima delle cose che avrei pensato di vedere, ma ci sono state tre cose che mi hanno spinto a dargli una possibilità: 1. la curiosità di vedere qualcos'altro del regista che è nel team creativo della serie 1992; 2. la fiducia negli adattamenti da Saviano, che in genere sono belli; 3. le riprese che sono state in parte girate dove abito e in luoghi che visito spesso; facciamo pure 4., cioè che Carmine Recano è di una gnoccaggine al di fuori di questo mondo. Devo dire che non sono rimasta delusa, il film è interessante, gli attori bravi e la regia promossa. L'unica cosa che io personalmente ho apprezzato tantissimo ma che per altri può essere fastidiosa è che il 95% del film è in dialetto napoletano/casertano quindi, se non siete pratici, senza sottotitoli non capireste assolutamente nulla.



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