Cos'è successo a Orange Is The New Black?
Piper/Stella: la nostra non-più-protagonista in questa stagione raggiunge i vertici dell'insopportabilità, per poi riscattarsi (si fa per dire) solo negli ultimi venti minuti della serie. È completamente impazzita, un momento vuole una cosa e quella dopo ne vuole un'altra, tutto ciò che fa non ha il minimo senso. Che Piper fosse egoista l'avevamo già capito ma qui non si tratta di egoismo, ma di pura e semplice scrittura debole. Il suo business delle mutande, poi, era un qualcosa che potevano decisamente risparmiarsi.
Ruby Rose è gnocca sì, ma Stella è il personaggio più insulso di tutto lo show e mi chiedo se davvero non potevano farne a meno.
Alex: la mia amata Vause è stato il personaggio più penalizzato in assoluto, ridotto a terzo elemento di un triangolo di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza. La sua storyline non è stata sfruttata bene come sarebbe potuta essere, ma ciò non toglie che Alex sia stata uno dei pochi personaggi a Litchfield a non aver perso la ragione.
Daya/Aleida/Bennet: la storyline della gravidanza di Daya e della sua relazione con Bennet è stata la cosa più ridicola dell'intera stagione. Prima vuole il bambino, poi non lo vuole più, sua madre si mette in mezzo e non si capisce nulla, sembra di star guardando una telenovela argentina. Sappiamo che Daya non ha avuto la più rosea delle infanzie e che così sarà anche per il suo bambino, e sappiamo anche che Aleida è una pessima madre, adesso però possiamo andare oltre?
Ciò che mi ha fatto più innervosire è stata però l'immotivata dipartita di Bennet, completamente campata in aria. Non so se Matt McGorry avesse altri progetti e abbia dovuto accantonare la serie, non lo so e non mi interessa. Farlo scappare come un codardo è stata una scelta assurda e completamente out of character, che ha demolito senza alcun motivo il rapporto che si era creato tra Daya e Bennet, probabilmente l'unica relazione più o meno sana dell'intero telefilm.
Red/Healy: Red è la mia unica gioia perché è rimasta stabile come nelle due stagioni precedenti: è rimasta Red. Seppur priva di un vero nemico verso cui sfogarsi, il livello rimane sempre alto e ho trovato deliziosa (al contrario di molti) l'amicizia con Healy, sono contenta che entrambi abbiano qualcuno con cui parlare e che li possa capire. Riguardo a Healy, non sono ancora riuscita ad inquadrarlo: appena mi convinco che sia una brava persona fa qualche cazzata che mi fa ricredere, ma comunque non mi dispiace vederlo sullo schermo.
Pennsatucky/Big Boo: la sorpresa più bella di questa stagione è stata senza dubbio l'amicizia inaspettata tra Tiffany e Boo, che decidono di fare squadra superate le avversità delle stagioni precedenti. Boo finalmente esce dallo status di personaggio secondario ed è fantastica, mentre Tiffany si riconferma uno dei miei personaggi preferiti (sì, l'amavo anche quando era matta). Ho trovato un po' di cattivo gusto la scelta di inserire una violenza sessuale nel passato di Tiffany, mi ha dato l'impressione di essere motivata dal voler farla piacere al pubblico a tutti i costi, e sappiamo bene che OITNB sa fare meglio di così per farci amare un personaggio. Parlando della guardia (di cui non mi sono neanche disturbata ad imparare il nome), sono rimasta molto delusa dalla svolta improvvisa del personaggio. Lui e Tiffany avevano potenziale, ma sembra quasi che gli scrittori non siano capaci di scrivere un uomo senza trasformarlo in un codardo, un maniaco sessuale o una lagna umana (o tutti e tre nel peggiore dei casi).
Sophia e la famiglia ispanica: arriviamo ora a questa storyline che ha davvero dell'assurdo. Per due stagioni tutte hanno amato Sophia, è tutto filato liscio come l'olio... e ora provate a rifilarmi l'emarginazione e le violenze dovute alla sua transessualità? E tra le tante la sua carnefice è proprio Gloria? No, mi dispiace ma questa non mi è scesa. Si vede che non sono riusciti a costruire proprio niente di meglio ed è davvero un peccato. Per il resto Flaca è stata passabile, Maritza molto sottotono.
Caputo e il carcere: a me Caputo piace. È un buon uomo, uno che ci tiene e che fa tutto ciò che è in suo potere per migliorare le vite delle detenute. Ma era davvero necessario propinarci tutta la storia di come ha salvato Litchfield e poi se n'è pentito, dei suoi rapporti con Danny, delle vite di tutte le guardie? Non stiamo mica guardando House Of Cards. Se non considerassi il saltare le scene una cosa moralmente sbagliata avrei visto circa 1/4 del suo screentime totale.
Norma/Leanne/Soso: un'altra storyline che sfiora il ridicolo e assolutamente non necessaria. Norma odiosa come poche, Leanne dal passato particolare ma che comunque non la riscatta, Soso invece ha finalmente trovato un suo posto nella serie e sono contenta. Non sono mai stata una sua fan ma negli ultimi episodi mi è piaciuta.
La famiglia afroamericana: loro sono le vere stelle di questa serie per quanto mi riguarda. Poussey e Taystee finalmente (e anche un po' tristemente) distaccate che si ritagliano uno spazio vero e proprio: la prima molto sottotono rispetto alla stagione precedente ma comunque nel personaggio, la seconda che funge da collante, da mamma per tutte le altre ragazze del gruppo. Suzanne magnifica con il suo romanzo e con prima il rifiuto e poi l'accettazione della dipartita di Vee (l'attrice è immesa), mentre per Black Cindy ho scoperto un amore che non avrei mai pensato di provare.
I grandi assenti: un'altra cosa che ha fortemente penalizzato questa stagione è stata l'assenza di personaggi cardine nelle due precedenti e che personalmente io adoravo; Nicky viene portata in massima sicurezza nelle prime puntate e fa perdere molto a tutto il resto della stagione. La sua storyline non è stata delle peggiori e in un altro contesto l'avrei apprezzata, però non mi è piaciuto come hanno preso il rapporto tra lei e l'elettricista e rigirato la frittata (di nuovo). È facilmente deducibile che la prerogativa di questa stagione sia stata quella di distruggere i rapporti tra le detenute e gli uomini senza apparente motivo, evidentemente qualcuno nella writers' room si era alzato con la luna storta quel giorno; un'altra mancanza che si è fatta sentire prepotentemente è stata quella di Pornstache, irriconoscibile in un'unica scena durata pochi minuti. È una persona terribile ma era scritto in maniera impeccabile ed era la nota comica dello show, come si fa a non adorarlo?; la mancanza di Larry non è spiegata (o forse sono io che non la ricordo), era un personaggio abbastanza scialbo ma preferivo quando c'era: almeno Piper non sarebbe stata completamente allo sbando.
Una stagione altalenante, quindi, che è riuscita a tenere fede a ciò che aveva messo sul piatto nella stagione precedente in alcuni punti ma che ha fallito in altri. È innegabile che non abbia portato nulla di nuovo a ciò che già c'era ed è deludente se si tiene conto del livello a cui la serie ci ha abituati. Spero che la quarta serie (se ci sarà) non segni il declino inesorabile dello show, come è successo in altri casi: se devono farla per dare il colpo di grazia e rovinare definitivamente i personaggi, preferisco che la chiudano qui e mi lascino col bel ricordo di una serie che ha rivoluzionato la tv americana degli ultimi anni (anche se non tutte le ciambelle escono col buco).