Il Nome Del Figlio - Francesca Archibugi, 2015
Cast: Alessandro Gassmann, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo, Micaela Ramazzotti.
Uno dei commenti più frequenti che mi capita di leggere su internet riguardo ai film italiani belli è "questa è una delle poche eccezioni, il nostro cinema è morto". Certo, non c'è più lo splendore di una volta, non ci sono più Fellini, De Sica, Visconti; non ci sono più Risi e tutti i maestri della commedia all'italiana, tutt'oggi inarrivabili; non ci sono più gli attori magnifici e poliedrici che non hanno fatto solo la nostra, di storia, ma quella del cinema in generale.
Io sono dell'opinione che il nostro cinema non sia mai morto. Ammosciato, forse, ma sicuramente non morto: film di grande introspezione e commedie che si prendono gioco di ogni cosa esistono ancora per chi le sa cercare e apprezzare.
Tutto ciò per introdurvi al film di cui tratterò stavolta, Il Nome Del Figlio, che è classificato come commedia ma che chiamare tale sarebbe riduttivo; lungi, tuttavia, dall'essere un film drammatico, si trova da qualche parte nel mezzo.
Il soggetto è tratto da una pièce teatrale, precedentemente adattata cinematograficamente in Francia con il nome di Le Prènom (in italiano Cena Tra Amici), film che io ho amato dall'inizio alla fine e a cui associo dei bei ricordi, oltre ad essere una delle commedie più divertenti che io abbia visto. Potete quindi immaginare che le mie aspettative per questo remake italiano erano alle stelle, soprattutto dopo essere venuta a conoscenza del cast che, a parer mio, riunisce cinque dei più bravi attori che abbiamo e che io personalmente adoro.
Vi dirò che non è stato esattamente ciò che credevo: nonostante le tantissime somiglianze con la versione francese (la trama non cambia di una virgola e alcune battute sono prese pari passo), i due film nell'essenza sono infinitamente diversi, essendo ovviamente specchio di due società diverse. Le Prènom è una commedia a tutti gli effetti, tipicamente francese, dove una serie di equivoci innescano delle situazioni a dir poco esilaranti. Il Nome Del Figlio, invece, dà vita alla una versione molto più elegante della stessa storia, creando un film uguale ma completamente nuovo: si dà più spazio ai rapporti tra i personaggi, parte della stessa società che criticano, ed è tutto velato da una nostalgia che ricorre dalla prima scena all'ultima, grazie ai flashback che ci mostrano i protagonisti in età adolescenziale e ci aiutano a comprendere perché si comportano in quella maniera (quasi un parallelismo dell'elicottero telecomandato che è in giro per tutta la durata del film e ci offre delle inquadrature alternative, guidato dai bambini) . I personaggi si muovono in uno degli appartamenti più belli che io abbia visto in un film, pieno di citazioni a partire dalle decine di libri sparsi dappertutto ai poster di Frida Kahlo, Star Wars e Marie Antoinette di Sofia Coppola appesi ai muri. Qui tutte le tensioni irrisolte e accumulatesi nel corso degli anni cominciano a sciogliersi con non pochi drammi e con qualche risata occasionale, per convergere in un lieto fine che se non ci fosse stato non avrebbe reso possibile la categorizzazione di questo film come commedia.
Un po' merito dell'appartamento, un po' merito della sceneggiatura decisamente sopra le righe, un po' merito della bravura degli attori, per tutta la sua durata non sembra di star guardando un film ma un vero e proprio spettacolo teatrale - cosa che può piacere o meno ma che io ho adorato, così come ho adorato il film. Non bisogna essere a tutti i costi originali, osare nelle provocazioni o avere un budget stellare. A volte basta davvero poco: delle belle ambientazioni, un buon testo da cui partire, una regia pulita e incalzante e un cast che sa il fatto suo.
Vi lascio qui una delle scene più belle del film:
Nota: a tutte le persone che hanno detto "sì ma è una copia!!!1 Noi italiani siamo buoni solo a copiare!1!!1": siete scemi. Non so come altro metterla, davvero.
Se ti è piaciuto potrebbero anche piacerti...
- chiaramente Cena Tra Amici (Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, 2012), di cui questo film è remake;
- I Nostri Ragazzi (Ivano De Matteo, 2014) per la serie "borghesi italiani con problemi" e l'accoppiata Gassmann-Lo Cascio;
- Il Capitale Umano (Paolo Virzì, 2014) sempre per la stessa serie;
- 18 Anni Dopo (Edoardo Leo, 2010), a metà tra drammatico e commedia.