venerdì, ottobre 27, 2017
mercoledì, ottobre 18, 2017
Suburra: Spadino, Aureliano e la rappresentazione LGBT
10/18/2017 Unknown
Ciò che
Suburra ha e che le altre serie italiane (ma anche internazionali, a dire il
vero) non hanno è la presenza di Spadino, un personaggio dichiaratamente gay –
per il pubblico più che per i personaggi della serie, dove tutti lo sanno ma
nessuno ne parla – in un ambiente telefilmico e cinematografico dove i
personaggi LGBT vengono rappresentati marginalmente e come “macchiette” oppure
non vengono rappresentati affatto, ovvero quello della criminalità organizzata.
Ritornando al paragone con Gomorra, ho un vago ricordo di un ragazzino transgender
che viene freddato entro la fine della puntata; c’è anche la fidanzata del boss
Salvatore Conte, donna transessuale che ricordiamo per l’iconica scena che qualsiasi abitante dell’entroterra napoletano continua a imitarecompulsivamente dopo due anni dalla sua messa in onda (ve lo giuro). Il primo
un espediente narrativo che, appunto, si esaurisce nel giro di una puntata; il
secondo un personaggio dalle nobili intenzioni narrative, cioè il desiderio di
condurre una vita di coppia normale, ma che ha avuto l’impatto opposto nell’immaginario
collettivo popolare – po po po po.
Spadino si
inserisce in un ambiente inedito al pubblico italiano: il fratello minore del
boss di uno dei clan criminali più potenti di Roma, forzato in un matrimonio
combinato con una donna ma chiaramente innamorato di un suo partner-in-crime,
il figlio del boss di un clan nemico – e qui le allegorie su Romeo e Giulietta
si sprecherebbero, ma ricordiamoci che questo è un blog di recensioni serie.
Più o meno.
E adesso
passiamo all’altro lato della medaglia. Aureliano nella serie ha amato una
donna (e un’altra ancora nel film, ammesso e concesso che la serie decida di
essergli fedele) e non ricambia i sentimenti di Spadino, quindi tutto ci fa
presupporre che sia eterosessuale. Aureliano è il figlio di un boss quando
inizia la serie, nel film invece lo vediamo già a capo del clan di famiglia, e
a mio avviso, in entrambe le opere, è caratterizzato come il personaggio più
violento tra tutti. Nella serie, Spadino è l’unico amico di Aureliano ed è l’unico
che più o meno, con le dovute differenze, condivide la sua visione del mondo.
Aureliano è anche carnale nei confronti di Spadino, ci tiene a lui, se il
secondo lo abbraccia lui non si tira indietro, canta e si diverte e altre coseche chi ha visto la serie sa. E quando le cose tra i due precipitano, lui
potrebbe andare a cercarlo e ucciderlo subito, ucciderebbe per molto meno (e
chi ricorda il film sa di cosa sto parlando) ma no, non lo fa fuori. sabato, agosto 26, 2017
Death Note, chi pensava che fosse una buona idea?
8/26/2017 Unknown
Mia (nel manga Misa Amane) è la ragazza di Light Turner che,
quando lui riceve il quaderno della morte, lo appoggia e lo incoraggia nella
sua operazione di “pulizia” dei criminali. Il primo grosso errore nella
caratterizzazione di Mia è visibile già dall’inizio: Mia conosce Light che gli
mostra il quaderno della morte (cosa che Light Yagami non avrebbe mai fatto, in
quanto prudente e calcolatore, ma ci arriveremo dopo), si innamorano e iniziano
a ripulire il mondo dai criminali, insieme. Ciò che viene mostrata allo
spettatore è una complicità tra i due, un amore reciproco, un Light in funzione
di Mia che segue i suoi consigli e cerca di tenerla stretta a sé – nel manga è
esattamente il contrario, è Misa ad essere in funzione di Light, è
completamente asservita a lui che la manipola per raggiungere i suoi scopi,
facendole credere di ricambiare il suo amore ma in realtà non curandosene
affatto. Il film ce li mostra come due partner in crime, ma in realtà Misa
Amane è quanto di più simile a un’Harley Quinn giapponese, persa d’amore per il
suo uomo e che fa tutto ciò che lui le comandi. Ma analizzando bene il
carattere di Mia, si può notare che la sua personalità è molto più simile a
quella del Light originale di quanto sia quella del Light mostratoci nel film:
è lei a suggerire chi uccidere, è lei che è fermamente convinta di fare del
bene ed è sempre lei che mostra segni del “complesso di Dio” che nel manga è un
chiaro tratto del personaggio di Light.giovedì, agosto 10, 2017
You Get Me: per me è un no grande quanto una casa
8/10/2017 Unknown
Se ti è piaciuto potrebbero piacerti...
- The Bling Ring (Sofia Coppola, 2013)
- Nerve (Henry Joost, 2016)
venerdì, aprile 28, 2017
Che Vuoi Che Sia: cosa faresti per 250.000 euro?
4/28/2017 Unknown
Se ti è piaciuto potrebbero anche piacerti...
- Noi E La Giulia (Edoardo Leo, 2015)
- Perfetti Sconosciuti (Paolo Genovese, 2016)
- Ti Ricordi Di Me? (Rolando Ravello, 2014)
- Tutta Colpa Di Freud (Paolo Genovese, 2014)
venerdì, febbraio 10, 2017
Un Bacio di Ivan Cotroneo, il troppo che stroppia
2/10/2017 Unknown
Se ti è piaciuto potrebbero anche piacerti...
- The perks of being a wallflower (Stephen Chbosky, 2012)
- Come non detto (Ivan Silvestrini, 2011)
- Più buio di mezzanotte (Sebastiano Riso, 2014)
- La kryptonite nella borsa (Ivan Cotroneo, 2011)
martedì, gennaio 03, 2017
Una visione diversa della disabilità: Io Prima Di Te
1/03/2017 Unknown
Se ti è piaciuto potrebbero piacerti...
- Love, Rosie (Christian Ditter, 2014)
- One Day (Lone Scherfig, 2011)
- The Theory Of Everything (James Marsh, 2014)








